Mercato del lavoro: nel 2015 il Nuorese perde 2.300 posti e un tasso di disoccupazione al 14,7%

Sonia

Mercato del lavoro: nel 2015 il Nuorese perde 2.300 posti e un tasso di disoccupazione al 14,7%

martedì 15 Marzo 2016 - 12:59
Mercato del lavoro: nel 2015 il Nuorese perde 2.300 posti e un tasso di disoccupazione al 14,7%

La denuncia parte da Confindustria dall’analisi del rapporto sul mecato del lavoro 2015

Nel 2015 in provincia di Nuoro diminuiscono occupazione e forza lavoro, e a differenza che in alcuni territori nell’Isola, non si intravedono segnali incoraggianti. Il dato più allarmante è il crollo del 4,3 % degli occupati che passano dai 53.800 del 2014 ai 51.500 del 2015 con una perdita di 2300 posti di lavoro nel giro di un solo anno.

Lo denuncia l’associazione degli Industrali del Nuorese in base al rapporto sul mercato del lavoro nel 2015,  diffuso venerdì scorso dall’Istat.

Un bagno di sangue per il Nuorese, dove tutti gli indicatori risultano negativi e in grave peggioramento. Il quadro è molto preoccupante e offre la cartina di tornasole dello stato di salute di forte sofferenza della provincia di Nuoro.

Dal report emerge una situazione molto negativa e i numeri confermano una realtà che «la nostra Organizzazione ha più volte descritto nel corso dell’ultimo anno: la tendenza recessiva nel Nuorese non si è ancora arrestata anzi la situazione è in continuo e grave peggioramento e registra performance di gran lunga inferiori alla media regionale» afferma il presidente Bornioli.

Nel 2015 la provincia di Nuoro è inoltre quella che contribuisce di più alla crescita della disoccupazione in Sardegna e nel nostro territorio si registra un vero e proprio balzo in avanti nel numero dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione si è attestato nel 2015 al 14,7% (nel 2014 era al 11,8%) con il numero dei disoccupati in aumento dai 7.200 del 2014 ai 8.800 nell’anno scorso.

Il calo degli occupati ha interessato tutti i settori produttivi, dall’industria all’agricoltura ai servizi compresi commercio e turismo. In un solo anno, dal 2014 al 2015 gli occupati nel settore industria (escludendo l’edilizia) sono crollati del 10,2 %, nell’agricoltura il crollo è stato del 7,6 %, nel comparto commercio, alberghi e ristoranti del 10,5%. Dal 2012 al 2015 nel settore industria si è passati dai 9.500 addetti del 2012 ai 6.200 addetti del 2015; nell’agricoltura dai 7.900 del 2012 ai 7.800 del 2015 mentre nel commercio e turismo si è passati dai 13.200 posti di lavoro del 2012 agli 11.400 del 2015.

Alla luce di ciò sostenere gli investimenti e l’occupazione nelle zone interne è un’assoluta priorità da affrontare con urgenza, precisa Confindustria- Cosa fare?  chiediamo che si dia subito avvio al Piano di rilancio del Nuorese, il pacchetto di interventi che dietro la forte sollecitazione del Territorio la Regione ha previsto per sostenere la ripresa.  Occorre accelerare l’iter di attuazione degli interventi infrastrutturali: ci sono i 7 milioni di euro stanziati per le aree industriali del Nuorese e c’è il  Piano regionale delle infrastrutture finanziato con un mutuo da 700 milioni di euro, di cui quasi 180 milioni destinati al Nuorese.  Chiediamo da tempo la fiscalità di vantaggio nel Nuorese, una misura che può rimettere in moto le attività produttive contribuendo al tempo stesso all’insediamento di nuove aziende. Inoltre, per contrastare il lento ma progressivo smantellamento dei servizi dalle periferie, occorre mettere in campo una politica di verodecentramento degli uffici dell’amministrazione regionale sul territorio».

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