Confesercenti analizza la situazione del credito bancario alle imprese del Nuorese

Sonia

Confesercenti analizza la situazione del credito bancario alle imprese del Nuorese

domenica 08 Novembre 2015 - 08:26
Confesercenti analizza la situazione del credito bancario alle imprese del Nuorese

Prestito-bancarioTOTALE IMPRESE: A giugno 2015, dopo una lunga fase di dinamiche creditizie negative, i prestiti bancari alle imprese sarde hanno ripreso a crescere facendo registrare su base annua mediamente un +1,8%. Questo invece purtroppo non può dirsi per la provincia di Nuoro dove invece alla stessa data registriamo sempre in riferimento al totale delle imprese un -1,5%,  dovuto principalmente alle imprese con 6-19 addetti (-3%), e con 20 e oltre addetti (-2.2%).

Resta preoccupante il dato relativo alle sofferenze bancarie delle imprese della provincia  che a giugno 2015 fa registrare un +14.5%, con un picco  del +18.4% per le imprese di maggiore dimensione (20 e oltre addetti) (dato Sardegna +19.1%).

COMMERCIO E TURISMO: Per le imprese del comparto commerciale e turistico della provincia, che a fine giugno risultavano destinatarie del 37,6% del credito totale, si registra un incremento de prestiti su base annua dello 0,7%; dato che certifica una certa inversione di tendenza ma che in tutti i casi è di gran lunga inferiore al corrispondente dato rilevato su base regionale (+3.7%).

Anche per il nostro comparto resta allarmante il dato sulle sofferenze bancarie che attestandosi a 92 milioni di euro fa registrare su base annua un incremento del 17,4% determinato soprattutto dallo stesso dato relativo alle imprese con 20 e oltre addetti (+34.1%).

Infine, relativamente al costo del denaro, Confesercenti evidenzia, basandosi sui dati forniti dalla Banca d’Italia a giugno 2015, che le misure espansive di politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea e le condizioni di finanziamento più distese per gli intermediari hanno contribuito, anche per la provincia di Nuoro e nonostante un ulteriore peggioramento della qualità del credito, al contenimento dei tassi di interesse sia sui prestiti a breve termine (rischi a revoca:  8,20%; auto liquidanti: 5,44%), sia su quelli a medio e lungo termine (rischi a scadenza: 3,26%).

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