La vita sessuale dei nostri antenati secondo Bianca Pitzorno

Sonia

La vita sessuale dei nostri antenati secondo Bianca Pitzorno

giovedì 09 Luglio 2015 - 10:21

Bianca Pitzorno locandinaOggi, giovedì 9 luglio, ore 18,30 all’auditorium della Biblioteca Satta

La vita sessuale dei nostri antenati, spiegata a mia cugina Lauretta che si vuol credere nata per partenogenesi. 456 pagine, destinate a un pubblico adulto.

Dopo alcune biografie finalmente un’opera di fiction sulle donne e per le donne. Una sorta di autobiografia della mia generazione, nata nel secondo dopoguerra. Ma anche una collana di storie, incastrate come matriosche, di donne dal destino diverso nel corso di quattro secoli.

La storia di una famiglia italiana di provincia, quasi una saga, che copre un periodo dalla fine del Cinquecento agli anni Settanta del Novecento.
Racconta le vicende sentimentali, matrimoniali, riproduttive e dunque sessuali, nonostante di questo nessuno parli, delle antenate della protagonista Ada Bertrand.

Racconta di quella che sembra una famiglia ‘normale’, anche se pian piano si scopre che niente è quello che sembra e che ‘le famiglie normali non esistono’.

Racconta di quanto sia stata difficile la vita delle donne prima della grande rivoluzione sessuale degli anni Sessanta/Settanta, ma di quanto in
fondo continui ad essere difficile ancora oggi.

È una storia di famiglia dove quasi nessuno è allevato dai propri genitori.
È una storia di “gender” e “transgender”. E una storia di autoanalisi, dove Ada crede di essere donna ragionevole, e si lascia travolgere dall’irrazionale. Ci sono molti sogni importanti. C’è molto di quello che la mia generazione ha letto e amato al liceo classico. Ci sono pittori e pitture. Ritratti a olio e fotografie. C’è il colloquio con i propri morti, anzi con le proprie morte. Ci sono medium del passato e del presente.

C’è il fatto che il lettore capisce molte cose, molti segreti, che non sonodetti esplicitamente e che i personaggi non capiranno o non sapranno mai come spesso capita nella vita.

Bianca Pitzorno, Sassari 1942, laurea in lettere classiche, master in scienza delle comunicazioni, ha lavorato come archeologa, come produttrice
di programmi culturali e per ragazzi alla Rai e alla Televisione Svizzera, ha scritto sceneggiature televisive e cinematografiche e testi per canzoni.
Dal 1970 a oggi ha pubblicato più di quaranta tra saggi, biografie e romanzi, questi in prevalenza destinati ai bambini e ai ragazzi, che la
amano molto e continuano a leggerla anche una volta cresciuti. Tra le sue ultime opere Le bambine dell’Avana non hanno paura di niente (Il Saggiatore, 2006), Giuni Russo. Da Un’estate al mare al Carmelo (Bompiani, 2009), Vita di Eleonora d’Arborea (Mondadori, 2010). Vive e lavora tra Alghero e Milano.

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