Un momento dell’assemblea dei Vigili del Fuoco discontinui e precari (© foto Cronache Nuoresi)

In un anno le ore sono state ridotte oltre il 50%

Solo nella Provincia di Nuoro sono 170 mentre in tutta la Sardegna sono 800 e sono indispensabili negli interventi quanto i loro colleghi a tempo indeterminato e occupati stabilmente.

È nato il Movimento dei Vigili del Fuoco discontinui e precari.

Oggi, nella sede di via Biasi,  anche a Nuoro c’è stata la presentazione ufficiale.

I molteplici tagli che il Governo ha realizzato in questo settore ha diminuito il numero dei richiami per i Vigili del Fuoco precari di circa il 50%; ciò significa che se prima questi erano chiamati dal proprio Comando di appartenenza per un periodo di 140 – 160 giorni, adesso sono impiegati nelle attività per circa 80 giorni all’anno.

«Non sono stati tagliati solo i richiami annuali ma anche i giorni che compongono i richiami cioè si è passati da 20 a 14» afferma la rappresentante nuorese  del movimento Loredana Meloni.

Questo inciderà non solo sull’attività dei Vigili del Fuoco ma anche sullo stipendio di queste persone, per molte delle quali, questa è l’unica fonte di reddito.

Con il nuovo piano di ridistribuzione dei richiami di servizio i Vigili del Fuoco discontinui e precari non acquisiranno ne la tredicesima e arriveranno a percepire uno stipendio mensile di 600 euro e a non  avere garanzie nemmeno per l’assegno di disoccupazione, considerando che nella loro condizione attuale non godono ne di ferie ne di malattie.

Dunque il movimento continuerà la lotta intrapresa chiedendo al Presidente Francesco Pigliaru di farsi da portavoce per le loro istanze assumendoli con contratti definitivi.

In tutta Italia si sta assistendo a manifestazioni di protesta da parte dei Vigili precari che potrebbero portare al rifiuto dei richiami creando enormi disagi per la garanzia del servizio.

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