Bobore Nuvoli, il ricordo a un anno dalla morte

Sonia

Bobore Nuvoli, il ricordo a un anno dalla morte

giovedì 05 Febbraio 2015 - 09:15
Bobore Nuvoli, il ricordo a un anno dalla morte

Bobore Nuvoli

Il coro Sos Canarios

Il coro Sos Canarios

Sabato, 7 febbraio, ore 20:30, al Teatro Eliseo, nel primo anniversario della morte sarà ricordata la figura e l’opera di Salvatore Nuvoli (per tutti “Bobore”), maestro del folclore, direttore e fondatore della Associazione folcloristica Sos Canarios, nonché valido pittore.

Bobore Nuvoli

Bobore Nuvoli

La serata, che prevede l’esibizione di diversi gruppi folk e la presentazione Intrannas (nuovo lavoro discografico del maestro Gianpaolo Caldino), intitolata “Sos Canarjos a Bobore”, sarà condotta da Giuliano Marongiu, con la direzione artistica di Giampaolo Caldino e Eta Nuvoli, prevede l’esibizione dei gruppi: Associazione Sos Canarjos, Coro Nùgoro Amada, Coro Grazia Deledda, Coro Montalbo di Siniscola, Coro Ortobene, Gruppo folk “Il laccio d’amore”, di Penna S. Andrea (Abruzzo), Roberto Tangianu e le ballerine del gruppo di danza Milene, di Oristano, e la partecipazione del chitarrista Graziano Porqueddu.

Nel frattempo, si è conclusa la mostra di ritratti eseguiti da Salvatore Nuvoli nella sua poliedrica veste di artista, allestita dal 24 al 31 gennaio.

Intrannas = frutto del ventre, composizione che da il titolo al lavoro discografico, prende i versi da una poesia composta dal compianto maestro Salvatore Nuvoli, e messa in musica da Giampaolo Caldino, nuovo direttore del Coro Sos Canarjos, che continua con impegno il lavoro del maestro fondatore.

La copertina del nuovo lavoro discografico, è frutto di un lavoro artistico del noto scultore e pittore nuorese (bortigalese di origine) Pietro Longu. L’artista, nel suo lavoro grafico ha voluto raccontare pittoricamente il significato della poesia, rendendo visibili i messaggi che il poeta ha voluto trasmettere con i suoi versi e cioè il desiderio umano di procreare, di far nascere nuova vita. Con la farfalla, messaggio vita che vola di fiore in fiore fino al giglio, frutto della benedizione divina, e la Via Lattea, al centro della quale una grande stella racchiuse una vita embrionale frutto dell’amore, mentre la figura umana implora da Dio: ”paghe e recreu, sa grassia manna de unu fizu meu”.

Intrannas  (di Bobore Nuvoli)

Naschit che una rechillia in su ‘e su coro

unu disizzu in benas accussoriare

sambene meu e bramas a titiliare

in sas intrannas paris chin su c’ adoro

 

Alidos de passione irghelenia

durches mughidas fattas a cara cara

sartian che calabrina dae lara in lara

firman su tempus bellu de pizzinnia

 

Bolat in artos chelos unu puzone

juchet s’anneu meu a su Sennore

lepia sa mariposa dae frore in frore

chircat su lizu fruttu ‘e benedissione

 

Dedemi o Desus meu pache e recreu

sa grassia manna de unu fizu meu

Michele Pintore

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