Sarule: nuova sede del Coro Vadore Sini

Sonia

Sarule: nuova sede del Coro Vadore Sini

mercoledì 15 Ottobre 2014 - 09:14
Sarule: nuova sede del Coro Vadore Sini

Il Coro Polifonico Vadore Sini di Sarule

Il Coro Polifonico Vadore Sini di Sarule

Il Coro Polifonico Vadore Sini di Sarule

Dopo anni di attesa e sacrifici sabato 18 ottobre l’inaugurazione

Dopo anni di attesa, finalmente i componenti del Coro Polifonico Vadore Sini di Sarule potranno avere una nuova sede.

Lo spartito di A diosa

Lo spartito di A diosa

La nuova sede, concessa dall’Amministrazione Comunale di Sarule, situata in Via Rosario 20 nel pieno centro storico, verrà inaugurata sabato 18 ottobre con una pubblica cerimonia alle ore 18.

Il Coro Polifonico Vadore Sini di Sarule, nasce nel 2006 e nel 2007 diventa associazione.
L’organico è composto da 18 coristi diretti dal Maestro Costantino Mirai e presieduto da Salvatore Noli.
Nel corso della sua attività la compagine si è distinta in diverse esibizioni nazionali e internazionali. Sono da citare, tra le altre, il Concorso Festival Llangollen International Musical Eisteddofod in Galles, il Festival Internazionale dei cori e delle orchestre del lago di Garda, e un concerto internazionale tenuto in Svizzera. Nel 2010 il Coro Vadore Sini ha indetto il primo Concorso Regionale “Premio Vadore Sini” con cadenza biennale.
Ha al suo attivo diverse registrazioni di canti popolari sacri e profani.

Salvatore Sini, detto Badore

Salvatore Sini, detto Badore

Il Coro prende il nome dal famoso avvocato – poeta Salvatore Sini (Vadore Sini nella parlata locale), nato a Sarule il 2 maggio del 1873 e deceduto a Nuoro nel 1954, personaggio estroso, che oltre agli impegni legati alla sua professione legale che esercitava a Nuoro, si occupava anche di escursionismo e coltivava interesse per la letteratura e per il teatro. La sua grande passione fu quella per la poesia in limba. Iniziò la sua attività  letteraria nel 1909, con la pubblicazione del dramma teatrale “Il medico”, pubblicato presso la Tipografia Tanchis di Nuoro. Tra le sue opere, sono da citare: “La Guerra Tripolina”, del 1911; “Lamentos de sas theracas de Nùgoro”; “Comunismu”, del 1919; “A Zoseppe Mesina”; “Augurios pro s’isposaliziu de su Principe Umberto”; “Versi in onore di Ciriaco Offeddu”, del 1951; e sopratutto le due famosissime composizioni “A diosa” (nota come “Non potho reposare”) e “Mutos” (meglio nota come “In su mont ‘e Gonare”) del 1915, che rivestite dalla bellissima e struggente musica del maestro Giuseppe Rachel, hanno fatto conoscere la Sardegna nel mondo.

M. Pintore

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