Idea Comune accusa: Nuoro a rischio frane e allagamenti

Sonia

Idea Comune accusa: Nuoro a rischio frane e allagamenti

mercoledì 26 Febbraio 2014 - 16:04
Scorcio di Nuoro in direzione della Cattedrale (© foto S. Novellu)

Scorcio di Nuoro in direzione della Cattedrale (© foto S. Novellu)

Il Puc non è stato adeguato

Il movimento politico Idea Comune denuncia che in occasione dell’ultima discussione sul PUC in Consiglio Comunale, che l’approvazione definitiva non poteva avere luogo in quel momento in quanto il piano non era stato adeguato alle nuove varianti del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), il cui iter di approvazione non risultava ancora definitivamente terminato, in seguito all’individuazione di nuove aree a significativa pericolosità idraulica e da frana, sulle quali, non erano ancora stati informati i cittadini e non era ancora stata aperta la fase delle osservazioni.

Attraverso una lettera ufficiale venne informato il Genio Civile, la Provincia, l’Autorità di bacino, il Distretto ideografico della Sardegna e l’Assessorato all’Urbanistica della RAS.

«A tre mesi di distanza dall’alluvione che ha colpito la Sardegna ritorniamo sul tema senza che ciò possa rappresentare una possibile strumentalizzazione dei terribili eventi di novembre. -scrive Idea Comune- Oggi, infatti, a più di un anno dalla delibera regionale di approvazione dello studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica relativa al PUC di Nuoro, nonostante l’obbligo indicato nella stessa delibera, ancora nulla è stato fatto, ossia perché l Amministrazione non pubblica le varianti al Piano di Assetto Idrogeologico e non le sottopone alle osservazioni dei cittadini? Perché si continua a tenerle nascoste nei cassetti nonostante siano un tassello fondamentale nella pianificazione urbanistica della città?».

Secondo il Movimento politico da un esame effettuato sullo studio di compatibilità emerge che lo stesso non ha adeguatamente ed approfonditamente tenuto conto del potenziale pericolo che può presentare il Rio Thiesi e la galleria di Mughina per le abitazioni ad essi limitrofe, nonché per tutti quanti percorrono la stessa galleria e i relativi svincoli.

«Le nostre perplessità sono state ritenute fondate dal Genio Civile di Nuoro, unico ente ad avere risposto nel merito alla nostra segnalazione di criticità; il quale, conferma, ma soprattutto rileva una «notevole sottostima delle portate di piena», l’utilizzo di formule «notoriamente non idonee per i bacini di piccole dimensioni», sottolinea come i «tratti dei torrenti oggetto di studio siano particolarmente brevi e discontinui, senza alcuna logica dal punto di vista idraulico, con effetti paradossali in termini di vincolo del territorio».

Riguardo al Rio Thiesi ritiene inoltre «opportuna l’estensione dello studio verso la parte collinare (quartiere di Carta Loi) e che, in occasione di eventuali esondazioni l’area soggetta ad allagamento non può coincidere con quella indicata; ed infine che le stesse verifiche idrauliche del Rio Thiesi siano in contrasto con le metodologie previste dalle Linee Guida del Pai», scrive Idea Comune.

Osservando l’imbocco della galleria, si capisce come il letto del fiume nel suo assetto originario sia stato deviato con svincoli e rotonde, di conseguenza quando piove in abbondanza, dalle colline circostanti si riversa quindi proprio sulla strada “infilandosi” inevitabilmente dentro la galleria, con tutti i rischi che ciò comporta.

«Non solo, ma nella cartografia dello studio di compatibilità non troviamo nessuna previsione di allagamento della galleria, nessun potenziale rischio previsto nei quartieri di Carta Loi e Mughina, nessuna previsione di rischio per le abitazioni sorte nei pressi della rotatoria di viale Sardegna, laddove, fino a poco più di dieci anni fa, l’alveo naturale del rio Thiesi, oggi completamente cancellato da scavi e riporti e relegato in un cunicolo artificiale, confluiva nel rio S’Ena. -evidenzia Idea Comune- .Soltanto alcune righe nella relazione tecnica – che richiamano una relazione redatta dal Genio Civile in seguito all’evento alluvionale del 2010 – parlano di rischi di allagamento, della necessità di eseguire uno studio di dettaglio e di primi interventi urgenti ed immediati che potrebbero essere realizzati così da salvaguardare almeno la galleria di Mughina».

«In una intervista rilasciata ai telegiornali regionali lo scorso primo dicembre il sindaco ha affermato che esisterebbe un progetto per la galleria di Mughina, dov’è? E’ immediatamente esecutivo? Cosa prevede? Interventi “provvisori” o risolutivi? Quando si faranno? Ci sono delle responsabilità per eventuali errori di progettazione e realizzazione della circonvallazione? Crediamo che anche a questi interrogativi si debba dare immediata risposta alla cittadinanza» rincara la dose il Movimento.

Infine, dalle carte delle nuove varianti al PAI emergono nuove aree a pericolosità idraulica molto elevata, in cui è vietata qualsiasi nuova costruzione.

In particolare alle località di Gavotele e Badu ‘e Orane, già fortemente soggette al fenomeno dell’abusivismo edilizio, nelle quali, oltre alle costruzioni esistenti, secondo il nuovo PUC dovrebbero essere realizzate le lottizzazioni dei noti “comparti agro-turistici”, nonostante il massimo grado di pericolo idrogeologico determinato dallo studio di compatibilità. Ed anche in questo caso ad oggi, per chi vive e lavora in quelle zone, non esiste ancora il piano urgente di emergenza.

«Secondo noi, quindi, non può essere considerata legittima l’approvazione di un Piano Urbanistico senza ancora avere il Piano di Assetto Idrogeologico nella sua versione definitiva. Si sta quindi facendo il solito errore: prima le scelte politiche, urbanistiche, edificatorie, infrastrutturali e, solo dopo, l’assetto idrogeologico. Conclude Idea Comune- In tal senso i toni trionfalistici adottati dalla maggioranza appaiono del tutto fuori luogo, dovendo secondo noi prevalere la tutela del paesaggio, l’assetto del territorio, la trasparenza e la sicurezza dei cittadini, proprio per evitare il verificarsi di ulteriori tragedie quali diretta conseguenza della mancata adozione delle cautele, dei vincoli di legge ma, soprattutto, del buon senso».

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2 commenti  - mostra commenti

  1. Idea Comune dovrebbero chiamarsi Idee Confuse

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  2. Nuorese, sii chiaro e dicci perchè secondo te avrebbero le idee confuse?
    A me invece sembra tutto molto chiaro, e molto grave. E bada bene che il problema è serio quindi ti chiedo una seria e circostanziata risposta. Grazie.

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