Mozione sul commissariamento del Consorzio S.Satta: se ne discute in Consiglio

Sonia

Mozione sul commissariamento del Consorzio S.Satta: se ne discute in Consiglio

lunedì 24 Febbraio 2014 - 17:05
Una seduta del Consiglio Comunale (© foto S. Meloni)

Una seduta del Consiglio Comunale (© foto S. Meloni)

Altro argomento spinoso è la stabilizzazione dei precari

Un pronto adeguamento dello statuto dell’Ente, una sollecita sostituzione dell’attuale commissario e un ripristino degli organi istituzionali del Consorzio della pubblica lettura S. Satta. Lo chiedono attraverso una mozione primo firmatario Paolo Manca, i consiglieri dell’opposizione Pier Luigi Saiu, Marcello Seddone, Peppe Montesu, Pietro Sanna, Pietro Salis, Lilli Mustaro, Andrea Fadda e Antonello Mercurio. 

È uno dei punti all’ordine del giorno che verrà affrontato in occasione del Consiglio Comunale di giovedì 27 febbraio, che inizierà alle 15:00 e in seconda convocazione dalle 16.

L’opposizione chiede la definizione di un cronoprogramma operativo e decisionale, che esprima in questo modo, la decisa volontà politica del ripristino di uno stato di democrazia e di prospettiva

«Considerato che ci giungono ripetute sollecitazioni da numerosi cittadini nel merito dell’inspiegabile perdurare del commissariamento del Consorzio per la pubblica Lettura S. Satta. è scritto nella mozione- Preso atto, nostro malgrado, che nonostante i lunghi anni di attesa anche questo è ancora un annoso problema irrisolto».

La Regione Autonoma della Sardegna già da tempo ha dismesso le Comunità Montane, che figuravano fra gli enti finanziatori del Consorzio e dunque della Biblioteca cittadina, ponendo una serie di rilevanti problemi di carattere gestionale conclude la mozione.

L’opposizione evidenzia anche che questa situazione ha creato uno stato di profondo disagio dei cittadini e degli operatori, sempre più attanagliati dallo stato di incertezza e di sfiduciata prospettiva.

Altri punti che verranno discussi in occasione dell’ assemblea comunale sono: la stabilizzazione dei precari che lavorano nell’Amministrazione pubblica (altro tasto dolente su cui ha battuto la minoranza) e  l’adesione al distretto culturale del Nuorese .

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