Uffici della Polizia rischiano di chiudere a Nuoro

Sonia

Uffici della Polizia rischiano di chiudere a Nuoro

venerdì 21 Febbraio 2014 - 15:27
Matteo Baldi

Matteo Baldi

Lo Denuncia il SIULP

A rischio ci sarebbero 5 presidi da sopprimere: la sezione provinciale di Polizia Postale e delle Comunicazioni, il posto di Polizia Ferroviaria di Macomer e tre distaccamenti di Polizia Stradale: Fonni Ottana e Siniscola.

 «A distanza di due anni siamo tornati alle solite! Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha rispolverato il progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi di Polizia individuando nella provincia di Nuoro» evidenzia il sindacato.

Nel giugno 2012 era già stata ostacolata la ventilata chiusura di alcuni posti di Polizia e l’intervento del SIULP  aveva ottenuto l’attenzione dovuta e il risultato sperato.

«A distanza di poco, nonostante i vari cambi di Governo, le intenzioni sono sempre quelle di applicare tagli sulla sicurezza della popolazione del nuorese senza nemmeno avere il buon gusto di avvisare la parte sindacale. – afferma Matteo Baldi segretario provinciale Nuoro- Se pensiamo alla mole di lavoro svolta dagli operatori in quegli uffici di specialità, la domanda spontanea che un cittadino potrebbe porsi è “chi svolgerà e garantirà quel servizio in futuro?”».

Migliaia sono le indagini svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con molte Procure della Repubblica d’Italia, centinaia i cyber delinquenti deferiti all’Autorità Giudiziaria, centinaia le truffe online smascherate e altrettanti siti pedopornografici bloccati e sequestrati. Centinaia i convogli ferroviari che transitano per Macomer e numerosissimi i controlli effettuati a bordo dei treni.

« Se pensiamo all’imminente termine dei lavori del polo intermodale di Macomer bisognerebbe chiedersi se è veramente necessario levare il presidio di Polizia, unico punto che rappresenta la legalità e la sicurezza in quel centro di scambio di merci e persone. E la Polizia Stradale? Chiudere i distaccamenti di Fonni Ottana e Siniscola, equivale ad abbandonare il presidio e il controllo della arterie principali della Sardegna lasciando alla mercé del caso la circolazione stradale soprattutto nel periodo di incremento turistico, per quanto riguarda Siniscola e Ottana, e nel periodo invernale per quanto riguarda Fonni senza considerare comunque tutto l’impiego degli operatori nei restanti mesi dell’anno. E assai ridicola appare la chiusura del distaccamento di Siniscola considerando che nel prossimo mese di maggio verranno consegnati i nuovi locali che ospiteranno sia la Stradale che il Commissariato attualmente ospitato a Posada» conclude Baldi.

«Il SIULP ritiene vergognoso e privo di fondamento un intervento mirato a chiudere posti di Polizia per reperire fondi risparmiando sulla sicurezza e sulla pelle dei cittadini. Questa volta diciamo BASTA! Questa volta scendiamo in piazza! Ed è una promessa! Il Governo deve capire che la Sicurezza deve essere un investimento e non deve essere vista come un costo e uno spreco. Siamo ridotti all’osso numericamente. – evidenzia il Siulp in un comunicato- Nel panorama nazionale abbiamo subito il blocco del turn-over, il blocco del contratto dal 2009, il blocco del tetto salariale dal 2011, siamo vittime di ogni scherno, provocazioni ed insulti. Siamo stanchi! Vogliamo dire e far capire ai cittadini che a queste condizioni non siamo più in grado di proteggerli. Ci opporremo alla chiusura! Scendiamo in piazza!»

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